Le fatture emesse dai lavoratori autonomi e dai professionisti dall’anno 2018 saranno da pagare entro 60 giorni o scattano interessi.
Una tutela in più introdotte dal Jobs Act Autonomi 2017 al fine di garantire i compensi dei professionisti con imprese e Pubblica Amministrazione.
Se non dovessero rispettare i tempi di pagamento di 60 giorni dall’emissione fattura, è prevista la possibilità di applicare gli interessi di mora concordati o automatici, ai sensi del Dlgs 231/2002.
Non può essere presente nelle clausole contrattuali, la possiblità di saldare la fattura anche dopo i 60 giorni dalla sua consegna, perchè verrà ritenuto “abusivo” e quindi soggetto alla richiesta di risarcimento del danno + le tutele previste dai casi di abuso di dipendenza economica.
Maggiori tutele e certezze nei pagamenti per i compensi degli autonomi, grazie, infatti, alle novità introdotte dal cd. Jobs Act automomi, nelle transazioni commerciali tra professionisti, con le imprese, o con le PA, scattano i nuovi termini di pagamento delle fatture.
In base alla novità, pertanto, le fatture autonomi sono da pagare entro 60 giorni dall’emissione, altrimenti scattano gli interessi di mora concordati o automatici, a sensi del Dlgs 231/2002.
Se poi nel contratto, vengono firmate delle clausole che allungano i termini di pagamento per saldare la fattura, allora scatta la richiesta di risarcimento danni per il professionista.
Le altre novità contenute nel Jobs Act autonomi, approvato da poco alla Camera con 256 si, ed ora al Senato per l’approvazione definitiva, riguardano:
- Maternità delle lavoratrici autonome: inserita nel Jobs Act al passaggio alla Camera, la possibilità che previo parere positivo da parte del committente, la lavoratrice autonoma, possa essere sostituita da un collega di fiducia in possesso dei necessari requisiti professionali.
- Modifica all’art. 409 del Codice di procedura civile in materia di collaborazioni coordinate e continuative: la norma chiarisce che la collaborazione deve intendersi coordinata quando “nel rispetto delle modalità di coordinamento stabilite di comune accordo dalle parti” il collaboratore “organizza autonomamente l’attività lavorativa”. In questi casi non scatta la subordinazione.
- Smart working, lavoro agile: possibilità di svolgere la prestazione di lavoro all’interno e all’esterno dell’impresa, ed entro i limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, con strumenti tecnologico.